Esiste una stretta correlazione tra l’esercizio fisico e la salute del cervello. Infatti, nuovi studi dimostrano che l’esercizio fisico influenza la salute del cervello e le capacità cognitive.
I benefici per la salute del cervello
Infatti, secondo un recente articolo, comparso su Neuroscience News, l’esercizio fisico, svolto su basi regolari:
- accresce la neurogenesi;
- promuove la plasticità del cervello;
- aumenta il volume del cervello;
- incrementa il livello di alcuni neurotrasmettitori;
- potenzia alcune funzioni cognitive;
- migliora la qualità del sonno;
- riduce lo stress.
1. Il 1° beneficio: la neurogenesi
Il primo beneficio è la neurogenesi, e cioè la creazione di nuove cellule cerebrali.
La ricerca dimostra una relazione diretta tra l’esercizio fisico, svolto su basi regolari, e la neurogenesi.
Più specificatamente, l’attività fisica potenzia l’ippocampo, un’area del cervello fondamentale per l’apprendimento e la memoria.
Questo è dovuto al fatto che l’attività fisica innesca il rilascio di una proteina che si chiama “fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF)”.
Il compito di questa proteina è quello di:
- nutrire i neuroni esistenti;
- incoraggiare la crescita e lo sviluppo di nuovi neuroni;
Il 2° beneficio: la plasticità del cervello
Il rilascio della suddetta proteina, non solo incoraggia la crescita e lo sviluppo di nuovi neuroni, ma stimola anche la crescita e lo sviluppo di nuove sinapsi, cosa che produce un potenziamento della plasticità del cervello.
Perciò, l’attività fisica promuove la plasticità cerebrale.
I professori Pedro Mateos-Aparicio e Antonio Rodríguez-Moreno, del Dipartimento di Fisiologia, Anatomia e Biologia Cellulare dell’Università Pablo de Olavide di Siviglia, in un articolo intitolato “L’impatto dello studio della plasticità cerebrale”, definiscono la neuroplasticità come:
La capacità del sistema nervoso di modificare la propria attività in risposta a stimoli intrinseci o estrinseci riorganizzando la propria struttura, funzioni o connessioni.
Perciò, potremmo dire che la plasticità del cervello è:
- la capacità adattarsi a nuove circostanze e cambiare;
- imparare dalla studio e dall’esperienza.
La neruplasticità avviene anche attraverso la creazione di nuove connessioni neurali o attraverso l’indebolimento di connessioni esistenti.
Tutto ciò è particolarmente importante per il recupero da lesioni cerebrali e per contrastare il declino cognitivo associato all’invecchiamento.
Il 3° beneficio: il volume del cervello
In modo particolare, gli esercizi aerobici, come la corsa e il nuoto, sono particolarmente utili in quanto, oltre a stimolare la neurogenesi, producono altri effetti:
- aumentano le dimensioni dell’ippocampo anteriore, portando a una migliore memoria spaziale.
- influiscono sulla conservazione della materia bianca e grigia nelle cortecce frontale, temporale e parietale, aree che tipicamente si riducono con l’età e che sono vitali per la funzione cognitiva.
Il 4° beneficio: i neurotrasmettitori
L’esercizio fisico porta anche ad un aumento dei livelli di alcuni neurotrasmettitori, tra cui:
- serotonina;
- dopamina;
- norepinefrina.
Queste sostanze chimiche svolgono un ruolo essenziale nella regolazione:
- dell’umore;
- nella prontezza mentale;
- nella concentrazione.
Ciò spiega perché l’attività fisica è spesso associata a sintomi ridotti di depressione e ansia.
Il 5° beneficio: le funzioni cognitive
L’attività fisica, e in modo ancora più particolare l’attività aerobica, produce un’influenza positiva anche sulla funzionalità della corteccia prefrontale.
Sembra che questo dipenda dall’aumento del flusso sanguigno, che fornisce più ossigeno e sostanze nutritive al cervello.
Perciò, l’esercizio fisico, accresce alcune funzioni cognitive per due ordini di motivi:
- il rilascio di particolari neurotrasmettitori;
- l’aumento del flusso sanguigno alla corteccia prefrontale.
Alcune delle funzioni cognitive che vengono influenzate sono:
- l’attenzione;
- la memoria di lavoro;
- la funzione esecutiva;
- la flessibilità cognitiva.
Il 6° beneficio: la qualità del sonno
Inoltre, l’attività fisica regolare migliora anche la qualità del sonno.
La qualità del sonno è un fattore critico per la salute del cervello.
Una migliore qualità del sonno comporta:
- un migliore consolidamento della memoria;
- una rimozione più efficiente delle tossine dal cervello.
Il 7° beneficio: la riduzione dello stress
Lo stress è una risposta programmata per essere una risposta “a breve”.
Questo significa che, a fronte di un pericolo imminente, l’organismo produce dei cambiamenti per poter efficacemente rispondere al pericolo.Tuttavia, nella società moderna, purtroppo lo stress spesso diventa cronico.
Quindi, una risposta progettata per durare pochi istanti, diviene una condizione costante, e questo danneggia l’organismo.
Il nostro organismo non è progettato per lo stress a lungo termine. Perciò, quando la risposta da stress è continuamente attiva, ci dirigiamo verso la malattia.
Per esempio, quando siamo coinvolti in una reazione di stress, i sistemi del corpo responsabili della riparazione e della rigenerazione vengono compromessi. Puoi immaginare facilmente gli effetti sull’organismo in caso di stress cronico!
Lo stress, produce anche effetti diretti sulla salute del cervello. A questo proposito, il Dr. Joe Dispenza, nel suo bellissimo libro “Evolvi il tuo cervello”, scrive:
Indicazioni recenti suggeriscono che l’eccesso di CRH (una sostanza chimica prodotta durante la risposta di stress) riduce la produzione e la secrezione abbia un ruolo nei disordini mentali, e contribuisca alle fobie e agli attacchi di panico.
Detto ciò, quali sono i benefici dell’esercizio fisico sullo stress?
L’esercizio fisico, aumenta la concentrazione di noradrenalina ed endorfine.
Queste sostanze moderano la risposta del cervello allo stress e inducono stati interni di benessere.
Perciò, l’attività fisica, oltre a tutti i benefici che abbiamo già visto, riduce lo stress.
Altri benefici dell’esercizio fisico
Come è facile immaginare, l’esercizio fisico produce molti altri benefici, tra i quali la prevenzione di:
- prevenzione del rischio di morte;
- diabete;
- cancro;
- osteoporosi;
Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo “I benefici dell’attività fisica”.