Ho sempre detto, pensato e creduto che un mondo con più musicisti sarebbe un mondo migliore e che la musica sia uno strumento per elevarci, in grado di cambiare la nostra mente, forse la nostra anima, ora so per certo che la musica può cambiare il nostro cervello.
La ricerca
Nel 2017, l’Università di Edimburgo ha reso pubblico, sulla rivista Brain and Cognition volume 116, uno studio in cui viene dimostrato come la musica possa modificare il nostro cervello.
Mi spiego meglio, i ricercatori hanno preso un campione di 40 persone, tutte destrorse, e gli hanno assegnato il compito di imparare, in quattro settimane, una sequenza di movimenti da eseguire con la mano sinistra. A 20 dei volontari è stata fatta ascoltare della musica mentre si esercitavano, agli altri no.
Al termine del periodo di training, tutte e 40 le persone avevano imparato a eseguire il compito assegnato ma, monitorando la loro attività celebrare con la MRI (tomografia a risonanza magnetica), gli studiosi hanno fatto la scoperta… Alcune connessioni neurali, in particolare nel fascicolo arcuato (deputato al collegamento di due centri del linguaggio), si erano maggiormente sviluppate nel campione di volontari che aveva ascoltato la musica.
I risultati
La musica avrebbe portato un significativo aumento della connettività strutturale in un tratto della materia bianca del cervello. Il gruppo “non musicale” non avrebbe mostrato invece alcun cambiamento.
Questo, a detta dei ricercatori, è dato dal fatto che la musica incoraggia naturalmente le persone a muoversi e questo studio dimostra, per la prima volta, scientificamente che il suo inserimento nell’apprendimento di un nuovo compito motorio può portare a dei veri e propri cambiamenti fisici del cervello.
Le fonti
Per i curiosi e coloro che voglio approfondire, riporto qui di seguito il link per andarsi a leggere l’intero articolo: “Diffusion tensor MRI tractography reveals increased fractional anisotropy (FA) in arcuate fasciculus following music-cued motor training“.
Gualtiero Tronconi