Una recentissima ricerca dimostra che il fumo influenza le capacità cognitive, l’acutezza mentale e l’insorgere della demenza.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Translational Genomics Research Institute (TGen), affiliato di City of Hope.
I ricercatori hanno analizzato dati generati attraverso il test cognitivo online “MindCrowd” di TGen.
MindCrowd è un progetto di ricerca, unico nel suo genere, il cui scopo è quello di studiare milioni di persone, attraverso dei test online, per identificare le cause e le cure delle malattie che comportano disturbi delle capacità cognitive.
L’autore senior dello studio è proprio il Professor Matt Huentelman, Ph.D., professore di neurogenomica presso l’Istituto TGen e fondatore di MindCrowd.
Lo ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports, ha preso in considerazione dati che rappresentano più di 70.000 persone di età compresa tra i 18 e gli 85 anni.
Il declino cognitivo
Le cause più comuni del declino cognitivo e della demenza sono:
- il morbo di Alzheimer
- i contributi vascolari al deterioramento cognitivo e alla demenza (VCID Vascular Contributions to Cognitive Impairment and Dementia)
I contributi vascolari al deterioramento cognitivo e alla demenza possono derivare da ictus o da altre lesioni cerebrali vascolari.
Naturalmente tanto il fumo quanto le malattie cardiovascolari possono esacerbare il VCID. Inoltre, le malattie vascolari sono anche associate a un aumento del rischio di Alzheimer.
I risultati della ricerca
La ricerca ha valutato gli effetti sia del fumo che delle malattie cardiovascolari sulle capacità cognitive.
I risultati della ricerca suggeriscono che sia il fumo che le malattie cardiovascolari influiscono sull’apprendimento verbale e sulla memoria, cioè entrambi compromettono la capacità di apprendere e di memorizzare.
Inoltre, l’impatto sull’acutezza mentale sembra progressivo nel tempo e in alcuni casi è più rapido che in altri.
Curiosamente, dai risultati emerge anche che il fumo ha il maggiore impatto sulla funzione cognitiva nelle donne, mentre le malattie cardiovascolari hanno un impatto più dannoso sulla capacità cognitiva negli uomini.
I ricercatori affermano che il fumo è associato a una diminuzione dell’apprendimento e della funzione di memoria nelle donne.
Le malattie cardiovascolari sono associate a una diminuzione dell’apprendimento e della funzione di memoria negli uomini.
I ricercatori sostengono anche che, al momento, le ragioni dei diversi effetti che il fumo e le malattie cardiovascolari producono sugli uomini e sulle donne non sono noti.
Una cosa certa, a questo punto, è che le abitudini di vita legate alla dieta, all’esercizio fisico e al fumo hanno certamente un forte impatto sulla salute mentale.
Paola Velati