Quali sono le principali sfide delle aziende nel 2023?

Ce ne parla, in un interessante articolo apparso su Forbes, Bernard Marr.

Bernard Marr è autore di best-seller, relatore di fama internazionale, futurista e consulente di aziende e governi.

Nonostante lui sia un futurologo e, in quanto tale, abituato a fare previsioni a lungo termine, in questo articolo si avventura a fare previsioni per l’anno in corso.

Marr identifica 7 sfide principali che tutte le aziende si troveranno ad affrontare nel corso dell’anno appena cominciato:

  1. Inflazione e recessione economica
  2. Sicurezza della catena di approvvigionamento
  3. Aumento delle aspettative dei clienti
  4. Trasformazione digitale accelerata
  5. Intensificazione della guerra per i talenti
  6. Sicurezza dei dati e dei dispositivi
  7. Sostenibilità

Inoltre, per ognuna di queste sfide, Marr identifica, o per meglio dire, abbozza, delle soluzioni

Inflazione e recessione economica

A proposito dell’inflazione e della recessione economica, Marr evidenzia che il Fondo Monetario Internazionale prevede che la crescita globale scenda da un 3,4% stimato nel 2022 al 2,9% nel 2023 e, di conseguenza, sottolinei i rischi di instabilità finanziaria e recessione.

Cosa possono fare le aziende? Ecco i suoi suggerimenti:

  • contenere le spese;
  • adottare processi di visibilità continua delle spese, divise per processi aziendali, funzione, categorie di costo, e business unit.

Sicurezza della catena di approvvigionamento

Il Covid prima e la guerra in Ucraina poi, hanno reso difficile reperire parti e prodotti e ne ha fatto salire drasticamente i prezzi.

A questo proposito, Marr ricorda che secondo un rapporto di Accenture, i problemi della catena di approvvigionamento potrebbero comportare una potenziale perdita di 920 miliardi di euro per il prodotto interno lordo (PIL) in tutta l’Eurozona entro il 2023.

Per poter far fronte a questa seconda sfida, le aziende dovrebbero resistere all’impulso di ordinare forniture in eccesso e, allo stesso tempo, per per prevenire carenze future, concentrarsi invece sul:

  • ristrutturare le proprie esigenze;
  • impegnarsi a recuperare risorse a lungo termine.

Aumento delle aspettative dei clienti

A questo proposito Marr dice che I clienti richiedono esperienze sempre più coinvolgenti sia nel mondo reale che nel metaverso.

Questo significa che oggigiorno i clienti non si limitano a voler acquistare i prodotti, ma desiderano vivere esperienze memorabili di acquisto.

Perciò suggerisce alle aziende di porsi la domanda: «Come possiamo aggiungere ancora più valore ai nostri clienti trasformando interazione di acquisto in un’esperienza?»

Trasformazione digitale accelerata

L’Intelligenza Artificiale, insieme ad altre tecnologie come il 5G, la Blockchain, il Cloud e Internet of Things, stanno prendendo piede a velocità supersonica e stanno trasformando il nostro mondo probabilmente più profondamente di quanto la maggior parte di noi si renda conto.

Di conseguenza le aziende e le persone all’interno delle aziende devono prepararsi per lavorare e collaborare al fianco di macchine capaci e intelligenti.

Marr suggerisce che, in risposta a questa sfida, le aziende devono:

  • pensare a sé stesse come ad aziende tecnologiche;
  • riprogettare i propri processi;
  • accertarsi che le proprie persone abbiano le competenze necessarie.

Intensificazione della guerra per i talenti

Marr parte da alcune considerazioni:

  • le nuove tecnologie di cui sopra rischiano di rendere obsoleto il capitale umano di moltissime aziende. Perciò le aziende in tutti i settori si troveranno ad affrontare enormi lacune di competenze vitali;
  • la pandemia ha spinto molte persone a ripensare al proprio lavoro e alla propria vita, e questo ha comportato dimissioni di massa.

La naturale conseguenza di tutto ciò è che la “guerra per i talenti” di cui si parla da tempo, si sta aggravando in modo significativo.

Sempre secondo Marr, per poter far fronte a questa ulteriore sfida, le aziende devono:

  • assumersi l’onere di formare i talenti, adottando misure come:
    • l’assunzione di persone appena uscite dalla scuola;
    • impiegando software low code e no code per esigenze critiche;
    • instillando culture di apprendimento continuo;
  • offrire un ambiente di lavoro adeguato al “nuovo mondo”, garantendo, tra le altre cose:

Tra l’altro, questo ambiente di lavoro adeguato “al nuovo mondo del lavoro”, fa pensare proprio alle caratteristiche delle cosiddette Organizzazioni Altamente Performanti.

Un esempio di cultura azienda sicuramente performante nel mondo moderno è quello di Semco, azienda guidata da Ricardo Semler. Trovi la sua storia nell’articolo “Il miglior imprenditore del mondo”. Ti suggerisco inoltre di visitare il suo sito “Semco Style Institute”

Sicurezza dei dati e dei dispositivi

Oggigiorno la vera ricchezza risiede nelle informazioni e nei dati e, man mano che le aziende diventano sempre più digitali, accumulano sempre più informazioni e sempre più dati.

Questo comporta delle conseguenze e, alcune di queste non sono positive: le aziende, come tutte le altre organizzazioni, sono sempre più soggette ad attacchi informatici di tutti i tipi.

Vi sono vari tipi di attacchi:

  • ramsomware, un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo poi un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione;
  • phishing, un tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale.

Marr sottolinea anche il fatto che sta emergendo anche l’informatica quantistica, che potrebbe rendere obsoleti i sistemi di sicurezza esistenti.

Di conseguenza, l’autore suggerisce alle aziende di adottare misure proattive per proteggere i dati sensibili e prevenire gli attacchi informatici, quali:

  • la valutazione dei propri processi di backup e ripristino dei dati;
  • la conduzione di test di penetrazione e scansione delle vulnerabilità.

Sostenibilità

“Last but not least”, l’ultima sfida è la sostenibilità dal punto di vista ecologico, che Marr definisce “la più grande sfida commerciale del mondo”.

L’attenzione, fortunatamente sempre più vigile, ai cambiamento climatico e al rispetto dell’ecologia ambientale, impone alle aziende di adeguarsi rapidamente, se non vogliono vedersi scartate da potenziali clienti.

Inoltre, la sensibilità generale è altresì sempre più focalizzata sul rispetto “dell’ambiente umano”. Per esempio, molti non comprano da aziende che sfruttano il lavoro minorile in paesi del terzo mondo.

Il suggerimento alle aziende è quindi quello di verificare il quadro completo delle proprie pratiche commerciali e accertarsi che anche l’intera “supply chain” sia quanto più possibile “ecologica”, sia dal punto di vista del rispetto dell’ambiente naturale che di quello umano.

Per esempio, si potrebbe prendere in considerazione:

  • il passaggio all’energia rinnovabile;
  • il passaggio a imballaggi più sostenibili;
  • consentire alle persone di lavorare da remoto quando appropriato.

Secondo Marr, diventare più sostenibili, può aiutare le aziende non solo soddisfare le esigenze dei consumatori, ma anche a individuare risparmi che possono avere un effetto positivo sui profitti.